Lucio mi considerava abbastanza particolare come batterista, non voleva inflazionare il mio sound, che poi caratterizzava la Formula 3, inserendolo troppo nei suoi dischi, per cui su Umanamente uomo: il sogno ci tenemmo molto lineari come tipo di esecuzione. Lavorare con lui è sempre stato molto interessante, e anche molto divertente perché negli intervalli tra un'incisione e l'altra si metteva spesso a suonare la batteria, la sua grande passione.
Lucio aveva una sua teoria musicale sulla batteria, molto precisa, perché diceva che oltre ad essere uno strumento ritmico doveva essere anche uno strumento quasi di... pulsazione, accompagnando e sottolineando i vari stacchi musicali. La batteria doveva insomma diventare uno strumento quasi di canto, e lui cercava sempre di creare questa tensione espressiva, tanto è vero che in molti dei suoi dischi la batteria non è mai lineare dall'inizio alla fine, ma al contrario è estremamente ricca di interventi, di stop, di lanci ed di colori importantissimi per l'identità della canzone.
(Tony Cicco da Pensieri e parole di Luciano Ceri, 2008)