L'operazione discografica connaturata a Images ha rappresentato certamente una delusione per Battisti, sia per il risultato commerciale, decisamente negativo, sia per la produzione vera e propria: il cantautore infatti ricorderà di malavoglia il periodo trascorso negli Stati Uniti. Neanche il buon riscontro di Io tu noi tutti può aver mitigato il disappunto provato da Battisti nel riscontrare la quasi unanime negatività della critica nei confronti del suo primo tentativo di imporsi sul mercato americano; convinto tuttavia della superiore professionalità estera nel gestire le produzioni musicali, il cantautore reatino inverte la rotta e si dirige in Gran Bretagna per realizzare il suo nuovo album previsto per il 1978.
Da alcune interviste è emerso che il periodo di gestazione del nuovo lavoro è stato particolarmente prolifico per Lucio, che ha dato vita ad una cinquantina di melodie da cui Mogol ha tratto le nove - otto compiute ed una (Perchè non sei una mela) destinata all'album successivo - che comporranno il nuovo disco.
Per la prima volta Battisti delega sia la produzione sia gli arrangiamenti a un altro musicista, Geoff Westley, tastierista già al fianco dei Bee Gees. Le registrazioni avvengono in due diversi studi: il Manor nell'Oxfordshire e l'Audio International di Londra. Il primo è uno dei più celebri studi di registrazione del mondo - la denominazione esatta dovrebbe essere "The Manor - Shipton-on-Cherwell" - ex-proprietà di Richard Branson, fondatore della Virgin; l'intero complesso comprende circa quaranta stanze, per la maggior parte adibite a residenza per gli artisti impegnati nella registrazione. Grazie all'efficiente cucina è possibile usufruire di tre pasti completi al giorno, mentre per le pause sono disponibili una pista per go-kart e una piscina coperta e riscaldata. Molto spesso nei contratti di produzione al Manor viene affiancato, per sovraincisioni e rifiniture, il Townhouse, situato in posizione più centrale rispetto al decentrato Manor e sempre di proprietà di Branson.
I musicisti impegnati nel disco sono di caratura internazionale. Alla batteria c'è sempre Gerry Conway, già componente dei Fotheringay di Sandy Denny nonchè stretto collaboratore di Cat Stevens. A completare la sezione ritmica ci sono i bassisti Dave Olney e Paul Westwood. Le chitarre sono suonate da Pip Williams, presente anche in diversi dischi degli Status Quo mentre le tastiere sono appannaggio dello stesso Westley. Ospiti di prestigio il percussionista Frank Ricotti (impresa ardua enumerare tutti i dischi in cui è intervenuto: una gamma trasversale da Elton John a Bjork) e i chitarristi Graeme Taylor (Albion Band) e Lawrence Juber (poi nei Wings, gruppo di Paul McCartney). In Nessun dolore intervengono come coristi Chris Neil, Frank Musker e Dominic Bugatti: gli ultimi due sono titolari di un album in coppia pubblicato nel 1982 dalla Atlantic e intitolato The Dukes. In questo disco il duo Bugatti e Musker è accompagnato da musicisti eccezionali tra cui spiccano alcuni elementi dei Toto: i due sono anche autori "in proprio" di numerosi altri brani. Christopher Neil invece ha prodotto diverse incisioni di successo tra cui diversi album di Sheena Easton.
Il disco esce in ottobre con copertina apribile impreziosita dalle fotografie di Brian Ward, già artefice delle foto di copertina del famosissimo The Rise And The Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars di David Bowie, scattate (come del resto quelle di Lucio) a Londra. L'esordio nel mondo della musica per il fotografo inglese è avvenuto con un disco altrettanto storico: This Was dei Jethro Tull. Ward scattò (stranamente) molte foto: una di queste sarà utilizzata per la copertina di un altro disco (Il meglio di Lucio Battisti vol.5), mentre altre saranno utilizzate nel numero 43 (29 ottobre 1978) di "Ciao 2001", contenente - tra l'altro - una bella intervista concessa da Battisti ad Aldo Bagli. Nella busta interna di colore verde sono riportati alcuni ringraziamenti ("Un grazie particolare a Frank Musker e all'Irish Wolfbound Lightingh per il sostegno morale e l'ispirazione") e i testi, probabilmente inseriti prima del completamento delle registrazioni: infatti sono presenti alcune differenze rispetto a ciò che Battisti canta effettivamente nel disco; in particolare in Perchè no sono presenti due strofe in più.
Una donna per amico è stato pubblicato in diversi Paesi europei e non: le caratteristiche grafiche sono quasi sempre quelle dell'edizione italiana, ad eccezione della stampa USA che ci propone una copertina a busta con il retro completamente diverso e di quella venezuelana che ha sulla costina il titolo tradotto (Una muchacha por amigo) e all'interno della copertina riporta i testi anzichè la foto come le altre edizioni.
(Da "DISCOGRAFIA MONDIALE" di Michele Neri)
Yorumlar