"Stavamo provando il finale di Non è Francesca, eravamo io alla batteria, Angel Salvador, il bassista dei Ribelli, al basso e lui alla chitarra acustica.
La canzone era breve, e così Lucio decise di fare una coda finale, che di solito veniva molto allungata per avere la possibilità poi di sfumarla con tranquillità dopo una ventina di secondi. Così quando finì la parte cantata della canzone lui incominciò a fare con la chitarra un certo ritmo ed io invece di tenere il tempo e di mantenerlo in maniera normale mi lasciai andare ad una specie di... non di assolo... ma di appoggi strani, molto rilassati, molto fluidi. Con lui si poteva fare, potevo suonare un pò più liberamente che in altre situazioni, soprattutto improvvisare, cosa che con altri arrangiatori od altri cantanti era impensabile.
E mentre suonavo mi accorgevo che anche lui ci prendeva gusto, e allora pensai che gli piaceva, per cui continuai a farlo, divertendomi anch'io moltissimo, e continuavo, continuavo, visto che lui stesso non si fermava e non si decideva a chiamare il finale.
Insomma, siamo andati avanti a lungo, molto oltre di quello che è stato conservato, che pure è tanto.
Dopo il missaggio mi chiamò, con il suo accento romano: "Gianni, t'ho lasciato la ritmica che hai fatto nel finale, m'è piaciuta un casino, te l'ho tenuta tutta".
(Gianni Dall'Aglio da "Pensieri e Parole" di Luciano Ceri)
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